Quando un soprannome diventa un vanto!
Vi sarà capitato tante volte nella vita di ricevere dei soprannomi o degli appellativi strani, simpatici o curiosi da amici e conoscenti. Anche a noi, ma sul lavoro no, non ci era mai capitato!
Quella che vi stiamo per raccontare è una storia vera, la nostra… 😍
Recentemente un nostro cliente, riferendosi alla nostra azienda, ci ha detto: “…loro sono quelli di Dunkerque!...”.
Detto così, il nome non vi dirà nulla; anche noi del resto, ci domandammo di cosa si stesse parlando.
Il nostro cliente si riferiva ad un episodio: una battaglia avvenuta nel pieno della Seconda Guerra mondiale.
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Siamo in Francia, nella spiaggia di Dunkerque, e i francesi e gli inglesi (alleati in guerra) sono costretti ad una ritirata. I tedeschi nazisti, infatti, li hanno circondati e costretti a chiudersi verso il porto di Dunkerque e tramite dei bombardamenti aerei stanno decimando le loro truppe.I francesi e gli inglesi provano, allora, ad organizzare l’evacuazione di quel sito militare, cercando di salire sulle loro grandi navi corazzate, accelerando la ritirata per cercare la salvezza oltre la Manica, ma non fanno in tempo.
Un ampio numero di grandi navi viene affondato anche prima ancora delle partenza. Essendo grandi non potevano avvicinarsi molto alla spiaggia o fare manovre veloci, diventando facili bersagli per il nemico.
La situazione è disperata e allora ecco l’idea: gli inglesi, con un gesto insperato, chiedono aiuto via radio ai “civili proprietari di barche di qualsiasi tipo” che si trovavano nelle coste meridionali della Gran Bretagna, di dirigersi verso la spiaggia di Dunkerque per provare a salvare la vita ai soldati francesi e inglesi in fuga.
L’impresa non è semplice, ma le piccole imbarcazioni civili riescono ad avvicinarsi presso la spiaggia di Dunkerque e iniziano a far imbarcare i soldati, ciascuna barca per la propria disponibilità.
Molte barche riusciranno a tornare e a compiere il “miracolo” di Dunkerque.
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Esiste anche un film recente del 2017, dal titolo “Dunkirk” di Christopher Nolan (il regista del noto film di fantascienza “Interstellar”), che racconta questo episodio storico.
Voi direte: ma cosa c'entra con DEV4U?
Il nostro cliente aveva chiamato una grossa azienda di consulenza ICT per la progettazione e la realizzazione di un software per il monitoraggio e la valutazione di fondi e progetti europei dell’Unione Europea.
Quando fummo interpellati la situazione era critica: erano passati 2 anni dal conferimento incarico del progetto alla società di consulenza e il cliente era disperato: il fornitore aveva impiegato troppo tempo nello studio dei processi e nella realizzazione di un “prototipo dimostrativo” che facesse quantomeno intuire le principali funzionalità richieste.
Così DEV4U fu chiamata per progettare e realizzare un software che teoricamente doveva essere “di passaggio”, cioè installato nell’attesa della consegna del software più esteso.
In 3 mesi rilasciammo il prototipo e nei successivi 3 consegnammo l’intero software, con grande soddisfazione e sollievo da parte del committente.
Ad oggi il nostro software non è stato ancora rimpiazzato da quello del precedente fornitore.
Così nacque l’appellativo che fu assegnato a noi e al progetto: “…loro sono quelli di Dunkerque!...”
La morale della storia?
DEV4U con il suo approccio “agile” al progetto è stata paragonata alle “imbarcazioni civili” della famosa battaglia e del famoso “miracolo”.
Ai loro occhi siamo stati:
- piccoli, rispetto ai colossi dell’ICT; un limite in alcuni casi, ma in questo contesto fu decisivo proprio come lo furono le barche dei civili più difficili da bombardare rispetto alle grandi navi corazzate;
- veloci, perché seppur facendo una buona analisi sulle varie funzionalità, davamo precedenza alla progettazione e realizzazione del software più che alla documentazione esaustiva; le navi armate erano ben strutturate, ma lente da manovrare;
- iterativi ed interattivi, perché correggevamo velocemente la rotta in caso di problemi o sfide, a differenza della grande azienda ICT; nella battaglia di Dunkerque, infatti, le grandi navi non riuscivano ad organizzare una controffensiva ai tedeschi e persero le speranze di riuscire a salvarsi;
- collaborativi, perché nell’assistenza siamo riusciti a dare risposte veloci al cliente per la risoluzione di bachi o lo sviluppo di nuove funzioni, abbattendo anche i costi post-vendita, proprio come i civili che si organizzarono velocemente al salvataggio dei soldati alleati.
Tradotto, è quello che si intende quando si pensa ad un approccio “smart”, che ha consentito a noi di trasformare quello che a tutti gli effetti era un fallimento annunciato in un caso di successo.
Beh… voi non ci crederete, ma siamo orgogliosi di dire che, ad oggi, presso la Commissione Europea a Bruxelles, c’è un software realizzato da noi che porta il nome di Dunkerque!
1) QUI, il TRAILER dell'intervista dedicata a Dunkerque:
2) QUI, ascolta l'intervista integrale "5 DOMANDE + 1: Dunkerque"
Dunkerque: L’intervista per il B2B + il fattore umano
3) Leggi il nostro FUMETTO dedicato a Dunkerque:
VITA DA UFFICIO: Dunkerque
4) Guarda subito il CARTONE ANIMATO sul caso di studio:
Cartone animato su Dunkerque (atto finale)
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