Quando la tecnologia incontra l’umanità, può nascere qualcosa di potente.
Ci sono progetti che ci coinvolgono per la loro complessità tecnica. Altri che ci appassionano per la sfida creativa. E poi ce ne sono alcuni che ci cambiano dentro.
The Atlas of Disappearing Worlds è uno di questi!
Un progetto multimediale che non si limita a raccontare il mondo. Lo attraversa. Lo documenta. Lo difende. Lo fa con immagini potenti, parole che toccano nel profondo e storie che non ti lasciano più come prima. Storie di popoli, di culture, di luoghi remoti che rischiano di svanire dal nostro orizzonte comune.
Per noi di DEV4U, partecipare a questo progetto è stato un onore. Ma anche una responsabilità: rendere accessibile e fluida l’esperienza digitale di un’opera così intensa, senza alterarne la delicatezza, la bellezza, il respiro.
Un atlante vivo, da ascoltare. The Atlas of Disappearing Worlds è un sito, ma non solo. È un viaggio sensoriale.
Ogni capitolo è costruito come un’esperienza immersiva, fatta di video, fotografie, testimonianze e riflessioni. Si entra piano, si esplora, si ascolta. Si comprende.
Lontano dalla logica dei “contenuti mordi e fuggi”, qui ogni frammento è parte di un racconto più grande, che ci invita a rallentare e guardare davvero.
Il merito di questa visione va alla Pax Humana Foundation, che ha ideato e prodotto il progetto con una cura rara, e a un gruppo di professionisti che hanno lavorato con passione autentica:
- Maria Nicoletta Gaida – ideatrice e anima del progetto;
- Vanessa Curcio – regia, ricerca e storytelling;
- Souleymane Ag Anara – fotografo e testimone sul campo;
- Dan Angelo Gesmundo – web design;
- Maria Elena Avino – supervisione culturale;
- Iknane Ag Hamed Ahmed e Samana Mohamed Al-Mostapha – voci vive delle comunità raccontate.
Il nostro contributo: rendere l’esperienza accessibile
Il nostro ruolo in questo viaggio è stato discreto, ma essenziale: abbiamo migliorato la struttura di navigazione, affinché l’utente potesse muoversi con naturalezza tra testi, foto, video e lingue diverse.
Abbiamo ottimizzato il menu, la transizione tra le pagine, la fruizione da mobile, e garantito una piena compatibilità tra la versione inglese e francese del sito.
Abbiamo lavorato sull’esperienza utente, affinché non ci fossero barriere tra la storia e chi la vuole ascoltare.
Perché crediamo in un web che non sia solo funzionale, ma empatico. Un web che sappia trasmettere emozioni, non solo informazioni.
Perché questo progetto ci ha toccati
Lavoriamo ogni giorno con clienti pubblici e privati, organizzazioni internazionali e startup. Ma progetti come questo ci ricordano perché abbiamo scelto di fare il nostro mestiere.
Perché dietro ogni software, ogni sito, ogni riga di codice, ci può essere qualcosa di più grande:
- un messaggio da condividere;
- una cultura da preservare;
- un dialogo tra mondi che non si conoscono.
The Atlas of Disappearing Worlds non è un’operazione nostalgica. È un atto di consapevolezza.
Ci mostra cosa stiamo rischiando di perdere, ma ci invita anche a fare qualcosa. A vedere, a parlare, a raccontare.
E il digitale, in tutto questo, può essere uno strumento decisivo. Può aiutare a costruire ponti, a rendere visibili i margini, a unire le voci.
Un lavoro collettivo, un impatto condiviso
Ogni progetto ben fatto è un’opera collettiva. E noi siamo felici di aver fatto la nostra parte in un team così motivato, sensibile e determinato.
Chi ci conosce sa che siamo appassionati di digitale su misura. Ma prima ancora, siamo convinti che il vero impatto si crea lavorando con empatia, ascolto e attenzione al dettaglio. In questo caso, quel dettaglio era anche l’anima di un progetto fatto di memorie, di radici, di resistenza culturale.
Un invito alla scoperta
Se ancora non lo avete fatto, visitate The Atlas of Disappearing Worlds
Prendetevi il tempo di ascoltare. Di guardare. Di lasciarvi attraversare.
E se siete un’organizzazione, un ente, una fondazione che lavora con la cultura, lo sviluppo o la cooperazione, e state cercando partner tecnologici che sappiano lavorare con cura e visione, siamo qui.
DEV4U non è solo un’azienda di sviluppo software.
Siamo alleati creativi di chi ha qualcosa di importante da raccontare.

Per avere maggiori informazioni su questo argomento vi invitiamo a contattarci.
Fisseremo un incontro per parlarne e approfondire il tema.
Contattaci via mail scrivendo a info@dev4u.it, non perdere altre opportunità!
Autore/i dell’articolo:

Sara Tomasso – BIO – Linkedin – Email
Communication Consultant | Digital Branding Strategist

Dario Berardi – BIO – Linkedin – Email
System Analyst | Senior Developer | Database Architect

Maurizio Patitucci – BIO – Linkedin – Email
Business Analyst | Project Manager | Account Manager











